Con la Sentenza della Cassazione penale, sez. IV, del 14/09/2017, n. 42014 è stata rigettata la richiesta di Raffaele Sollecito, di indennizzo per l'ingiusta detenzione in carcere tra il 2007 e il 2011. La Corte ha di fatto escluso il diritto alla riparazione, avendo concorso l'istante, con condotte improntate al dolo o colpa grave, all'emissione ed al protrarsi della massima misura cautelare. Soltanto una diversa condotta, che avesse evitato dichiarazioni contraddittorie o palesemente false ovvero che avesse fornito una immediata spiegazione delle loro incongruità rispetto alle diverse emergenze delle indagini, avrebbe evitato il nascere o il consolidarsi del sospetto della partecipazione all'omicidio della giovane vittima.
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